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Secondo l’organizzazione mondiale della sanità, circa il 90% dei bambini respira aria tossica per la loro salute a causa dello SMOG.

Nel mondo sono state registrate circa 600.000 morti di bambini dovute allo smog.

Un fenomeno spesso troppo sottovalutato che causa gravi danni alla salute e nei casi peggiori alla morte: lo smog.

Ma guardiamo più da vicino questo fenomeno che ci riguarda più direttamente di quanto pensiamo…

Smog: nebbia scura e pesante costituita da minutissime particelle provenienti da diverse fonti, quali traffico veicolare, impianti di riscaldamento domestico, attività industriali.

Il rapporto presentato dall’OMS in occasione della Conferenza Globale sull’inquinamento dell’aria e la salute tenuta a Ginevra da martedì 30 ottobre a mercoledì 1 novembre 2018  fa emergere dati a tratti sconcertanti.

Il nord italia, in particolare la zona riguardante la Pianura Padana, resta la zona più a rischio d’Europa.

“L’aria inquinata sta avvelenando milioni di bambini e rovinando le loro vite – afferma il direttore Generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus -. Questo è imperdonabile. Ogni bambino dovrebbe poter respirare aria pulita per crescere al massimo del proprio potenziale”.

smog

Il direttore Tedros Adhanom Ghebreyesus

Il rapporto sottolinea come gli effetti dell’inquinamento dell’aria inizino già dalla gravidanza, durante la quale l’esposizione causa parti prematuri e basso peso alla nascita. Lo smog inoltre ha un impatto sullo sviluppo cognitivo, e può scatenare malattie respiratorie come l’asma ma anche favorire tumori infantili. Chi ha respirato aria inquinata da piccolo inoltre ha un rischio molto maggiore di malattie croniche cardiovascolari da adulto.

La situazione generale ha portato il direttore generale dell’OMS a paragonare lo smog al tabacco, a causa appunto degli elevati danni alla salute ed all’elevato tasso di mortalità registrato.

L’Italia è fra i peggiori per quanto riguarda la qualità dell’aria, tanto che il 98% dei bambini è esposto a livelli troppo alti di polveri ultrasottili.

Vantiamo inoltre il poco invidiabile primato di morti da biossido di azoto (20.500) e per l’ozono (3.200) e il secondo posto per morti da Pm2.5 (60.600).