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Il 2 marzo ha segnato una data fondamentale per il tessuto imprenditoriale italiano, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto-legge riguardante il Piano Transizione 5.0. Sebbene le linee guida attuative restino in attesa di definizione entro il prossimo 2 Maggio, è indubbio che tale normativa rappresenti un’opportunità importante per le aziende.

Leggi l’articolo per approfondire le principali novità introdotte dal Piano Transizione 5.0, il quale facilita le imprese nell’attuazione di investimenti in nuovi Beni Materiali durante gli anni 2024 e 2025, includendo tra questi anche gli impianti fotovoltaici.

Quale Forma di Agevolazione è Prevista?

L’agevolazione principale prevista dal Piano Transizione 5.0 è rappresentata dal credito d’imposta, il quale varia in base all’importo dell’investimento effettuato e alla riduzione dei consumi energetici ottenuta, potendo raggiungere fino al 45% della spesa sostenuta. Ma entriamo nel dettaglio dell’agevolazione:

  • Per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro, il bonus è pari al 35% della spesa.
  • Per gli investimenti superiori a 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro, il bonus scende al 15% della spesa.
  • Per gli investimenti oltre i 10 milioni di euro e fino al limite massimo di 50 milioni di euro di costi ammissibili annui per impresa, il bonus è del 5% della spesa.

Quali Investimenti Rientrano nell'Agevolazione?

Fatta questa importante premessa, con particolare riferimento agli investimenti agevolabili, il Decreto esplicitamente richiama quelli già contenuti nel piano 4.0.

Ciò include una varietà di beni materiali e immateriali nuovi, essenziali per l’attività imprenditoriale. Particolare attenzione viene data all’innovazione tecnologica, con un focus sullo sviluppo di sistemi avanzati per il monitoraggio dei consumi energetici. Questi sistemi devono essere interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura e devono consentire una riduzione pari ad almeno il 3% dei consumi energetici della struttura produttiva oppure ad almeno il 5% dei consumi energetici dei processi (reparti) interessati dall’investimento.

Nel contesto specifico del fotovoltaico, il Piano Transizione 5.0 evidenzia l’importanza degli investimenti in impianti per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili destinata all’autoconsumo, escludendo le biomasse. Un’attenzione particolare è riservata agli impianti fotovoltaici che utilizzano moduli prodotti negli Stati membri dell’Unione Europea, con requisiti stringenti in termini di efficienza.

È importante sottolineare che gli impianti fotovoltaici non beneficiano di agevolazioni come unico investimento ma devono essere ricompresi in un progetto di innovazione che apporti una riduzione dei consumi energetici.

Questo approccio non solo stimola l’adozione di tecnologie fotovoltaiche all’avanguardia ma incoraggia anche un salto qualitativo verso l’efficienza energetica e la sostenibilità nell’ambito imprenditoriale.

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